Potere, per le donne è un verbo. Ecco il Manifesto

Potere, per le donne è un verbo. Ecco il Manifesto

loredana caponePrendi Manuela Rana, di Molfetta, classe 1985, che dopo il diploma di Liceo classico comincia a lavorare all’estero e si laurea in Lingue. “Ho seguito il cuore, la mia passione”, che scopre essere la fotografia, e vola a New York, lavorando nel giro di pochi anni per grandi fashion designers per il lancio di nuovo brand.

Prendi Barbara Sorce, che ti stringe forte la mano, aprendosi in un sorriso fiero, per dire “ha fatto quello che volevo, con determinazione”.aaa puglia donne

E Claudia Pellegrino, argentina di padre pugliese, che dice “ho avuto vita facile”, perché suo padre è imprenditore. Ma poi inizia a elencare quello che ha fatto per le sue aziende, dove il personale è al 98% composto da donne, ci sono orari flessibili, si lavora al massimo sei ore al giorno e si può farlo anche da casa. E capisci che alla domanda che volevi fare “che cosa hai portato come valore aggiunto in quanto donna, alle aziende di tuo padre”, sta già rispondendo.

E poi Chiara Tufarelli, consulente di direzione per il Fondo monetario internazionale, che trova nell’alleggerire le donne del lavoro di cura la soluzione, l’unica, per sprigionare il potenziale femminile nell’economia e nell’impresa.

Una bella idea quella dell’International women entrepreneurs Forum organizzato da Loredana Capone, assessora allo Sviluppo economico della Regione Puglia, in collaborazione con la fondazione Marisa Bellisario.

Capone ha ricordato i tanti bandi attivati dalla Regione per spingere le donne ad investire su se stesse.

Sedute attorno ad otto tavoli, per discutere di governance, sicurezza e legalità, risorse, credito e fiscalità, start up, innovazione e ricerca, istituzioni semplici, impresa sociale, culturale ed economia circolare, la Puglia e il mondo, coordinate da altrettante giornaliste di testate nazionali, oggi tireranno le fila di un lungo tiziana giannicocanovaccio fatto di idee, proposte, bisogni, che confluiranno nel Manifesto delle imprenditrici pugliesi.

Ieri ho parlato con tante di loro e so già che cosa, tutte, chiedono: lasciateci lavorare. Al resto ci pensiamo noi.

Ovvero: serve un cambiamento culturale e anche una rinuncia di parte del potere da parte degli uomini.

Lasciateci lavorare: cioè più servizi che alleggeriscano le donne del lavoro di cura dei figli e degli anziani, a loro sempre delegato.

Lasciateci lavorare: cioè finanziamenti destinati alle donne che vogliano avviare un lavoro d’impresa.

Lasciateci lavorare: cioè un cambiamento culturale che garantisca parità di accesso alle stanze dei bottoni. isabella federico alessandra carrilloDella politica, delle istituzioni, delle pubbliche amministrazioni.

imprenditrici puglia tavoloChe la strada sia in salita però lo ha confermato anche Nichi Vendola, che ha voluto iniziare i lavori ricordando a tutte che i consiglieri regionali non hanno voluto cedere parte del loro potere, bocciando così la leggere regionale sulla pari rappresentanza, di donne e uomini, nelle liste elettorali. Perché per gli uomini, ha detto, “potere” è un sostantivo, per le donne è un verbo.

Lo ha detto Lella Golfo, presidente della fondazione Bellisario, nella bella conversazione che abbiamo avuto. Lo diranno oggi, tutte. Il cambiamento culturale serve, ora.

 

 

capone genchi lelle golfo Ecco il primo Manifesto delle imprenditrici pugliesi nel mondo,  elaborato come sintesi del brain storming che hanno tenuto oltre 250  imprenditrici provenienti da tutto il mondo, di origine pugliese e non in sette  tavoli di discussione nel corso dell’International women entrepreneurs Forum  organizzato da Loredana Capone, assessora allo Sviluppo economico della  regione Puglia, in collaborazione con la fondazione Bellisario.

Lo ha letto un’emozionata Lella Golfo, presidente della fondazione  Bellissario, che ha concluso proprio con una frase dell’imprenditrice di origini  pugliesi cui è intitolata la fondazione: “Il mio ottimismo e le mie certezze  derivano da due cose sono pronte ad affrontare i cambiamenti e le sfide e  penso che possiamo affrontare un domani migliore dell’oggi perché molto  dipende da noi”.

 

 

 

Il Manifesto delle imprenditrici pugliesi nel mondo

Premesso che l’imprenditorialità femminile è un settore strategico per il paese;

le imprese guidate da donne in Puglia sono oltre 85mila, il 22, 63% del tessuto produttivo; Hanno dimostrato grande dinamismo, sono cresciute nei momenti della crisi e hanno e hanno resistito alle ultime difficoltà economiche più delle aziende maschili Questo manifesto che raccoglie il lavoro e le idee di oltre 250 donne vuole porsi in continuità con le politiche già realizzate dalla Regione Puglia e allo stesso tempo stimolare nuove azioni per testimoniare l’impegno delle imprenditrici per lo sviluppo e il progresso della Regione.

Chiediamo innanzitutto a tutte le istituzioni ma anche alla società civile, alla politica, e all’associazionismo di condividere e sostenere le nostre linee guida, per una piattaforma di crescita sostenibile e inclusiva.

 

donne puglia impresaGovernance

Crediamo che il contributo femminile nei Consigli d’amministrazione rappresenti un’opportunità per un nuovo modello di gestione efficiente efficace e competitivo.

Per questo ci impegniamo a:

monitorare la presenza delle donne nei cda delle imprese pugliesi e delle partecipate dalle pubbliche amministrazioni, perché rispettino la legge 120 sulle quote di genere;

farci promotrici e ambasciatrici della leadership femminile nelle aziende;

adottare nelle nostre aziende il bilancio di genere e comunicarlo all’esterno come segno e modello di una partecipazione inclusiva;

costruire una lobby femminile a sostegno delle nostre strategie di crescita.

 

Sicurezza e legalità

Crediamo che l’economia illegale rappresenti per la Puglia un grande danno economico d’immagine e alla competitività, che alimenta la concorrenza sleale, altera l’equilibrio del mercato, svilisce la creatività e la volontà d’innovazione degli imprenditori.

Per questo ci impegniamo:

aderire laddove possibile a reti di legalità e dotarci di un codice etico;

attivare controlli sulla filiera produttiva e distributiva dei nostri prodotti, creando al contempo consorzi per la tutela dei nostri marchi;

creare reti femminili per sostenere la cultura della legalità, offrire consulenza e orientare un’azione di sistema e proporre progetti concreti e chiediamo a tutte le istituzioni, non solo a quelle pugliesi, di adottare tutti gli strumenti, anche quelli tecnologici e tutte le misure necessarie a prevenire, contrastare, e punire comportamenti illegali; dare esempio di comportamento etico e di lotta alla criminalità.

 

Risorse credito e fiscalità

Crediamo che indirizzare le donne verso i settori più produttivi e fornire gli strumenti economici per realizzare i nostri progetti siano le strategie vincenti per lo sviluppo.

Condividiamo la raccomandazione di Bruxelles di migliorare le opportunità di finanziamento dell’imprenditoria femminile, e per questo chiediamo alle banche:

di abbattere ogni disparità di genere nella concessione di crediti e finanziamenti;

di aderire al protocollo d’intesa dell’Abi, mettendo a disposizione di imprese e lavoratrici autonome uno specifico pafond finanziario destinato alla concessione di finanziamenti a condizioni competitive.

Chiediamo l’istituzione di una fiscalità di vantaggio per le imprese femminili e lavoratrici autonome;

sostenere e incoraggiare lo sviluppo del microcredito e del sistema delle garanzie fin qui fatto dalla Regione Puglia.

 

Start up innovazione e ricerca

Crediamo che la nascita di start up rappresenti un volano di sviluppo per l’economia pugliese e che l’aumento del tasso di innovazione delle nostre imprese sia uno dei principali requisiti di competitività.

Per questo ci impegniamo a:

recuperare il ritardo del Sud nella spesa di ricerca e sviluppo;

creare reti di collaborazione trasversale e integrata per superare gli ostacoli all’innovazione.

Chiediamo alle Istituzioni di:

promuovere in continuità con le politiche regionali progetti di ricerca e sviluppo nel settore Ict, coerenti con l’Agenda digitale italiana con l’obiettivo di dare impulso alla diffusione di internet veloce e della tecnologia abilitante e ottenere concrete ricadute sui settori cultura, mobilità, turismo.

Favorire la nascita di ABC, Apulian business centre, organismo misto con fondi europei, nazionali, e delle imprese, con la mission di creare start up, sostenerle, e accompagnarle per un periodo di tre anni.

Sostenere e incoraggiare la preparazione scientifica dei giovani pugliesi, soprattutto delle ragazze, al fine di arginare la disoccupazione giovanile e formare personale con competenze digitali e tecnologiche da utilizzare per innovare le imprese pugliesi.

 

Le Istituzioni semplici

Crediamo che una riforma della pubblica amministrazione per semplificare e snellire le procedure digitali nei servizi, recuperare nei tagli e le efficienze, qualificare il personale può e deve essre e deve assumere al Sud e in Puglia una intensità maggiore per colmare il gap già esistente.

Per questo ci impegniamo a :

collaborare con la pubblica amministrazione a tutti i livelli di governance, acquisendo e dando visibilità ai cambiamenti in atto e fornendo indicazioni e suggerimenti sull’ottimizzazione dei servizi e prestazioni.

Chiediamo alle istituzioni di:

recuperare i ritardi sull’Agenda digitale

dare comunicazione di tutte le semplificazioni già condotte dal decreto Semplifica Italia

rendere efficienti gli Sportelli unici e delle attività produttive

tagliare drasticamente la durata dei processi civili oggi della durata media in Puglia di 1400 giorni

applicare le logiche della pubblica razionalità organizzativa e produttiva

 

Imprese sociali, culturali e della economia circolare

Crediamo che di fronte all’inevitabile contrazione della spesa pubblica l’impresa sociale svolga un ruolo fondamentale e che al welfare di Stato dovrà affiancarsi un welfare costutito dalla società civile.

Crediamo che:

la Puglia possa assumere un ruolo di guida, traino e modello per lo sviluppo di un’economia sostenibile.

Per questo ci impegniamo a:

dotarci di un bilancio sociale e moltiplicare le iniziative di responsabilità sociale;

dare il nostro contributo di donne per l’ambiente, il benessere di lavoratori e lavoratrici per la gestione etica dell’impresa e il contrasto all’illegalità e la contraffazione;

partecipare attivamente alla costruzione di un nuovo modello di servizi sociali in cui assistenza, conciliazione, asili nido, aiuti alle famiglie, veda il contributo attivo e propositivo dell’impresa;

adottare concretamente nelle nostre imprese un modello di produzione e crescita sostenibile.

Chiediamo alle Istituzioni di:

recuperare le risorse per il Terzo settore destinate al Sud per favorire anche in Puglia lo sviluppo del welfare privato e sociale;

valorizzare la già nutrita partecipazione femminile al no profit con agevolazioni per le donne che vogliono creare impresa sociale;

moltiplicare gli investimenti su green economy e sistemi tecnologici avanzati per raggiungere l’obiettivo europeo di riciclare entro il 2030 il 70% dei rifiuti urbani e l’80% dei rifiuti dell’imballaggio.

 

Internazionalizzazione

Crediamo che il futuro di crescita delle imprese pugliesi passi per una decisa e concreta politica di internazionalizzazione e per questo ci impegniamo a:

aumentare la nostra propensione all’esportazione e incentivare l’utilizzo dell’e-commerce;

aderire a progetti integrati interregionali di rete

valorizzare i sistemi di qualità e tracciabilità delle nostre filiere

comunicare l’eccellenza dei nostri prodotti.

Chiediamo inoltre alle Istituzioni di:

contribuire ad abbattere tutte le barriere tariffarie e doganali

gli ostacoli alla circolazione dei servizi e agli investimenti diretti esteri

moltiplicare iniziative e servizi di sostegno ai processi di internazionalizzazione

facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese soprattutto femminili alle agevolazioni regionali, nazionali e comunitarie

diffondere informazioni su opportunità di sviluppo e collaborazione sui principali mercati esteri

fornire supporto tecnico operativo a progetti informazione e internazionalizzazione

contribuire alla promozione delle imprese pugliesi e del made in Italy nel mondo.

Marilù Mastrogiovanni
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