Marilena Natale rinuncia alla scorta: “Per amore della mia terra”

Marilena Natale rinuncia alla scorta: "Per amore della mia terra"
Con una lettera inviata al prefetto di Caserta, al procuratore e a tutti i vertici delle Forze dell’ordine mobilitate per proteggerla, Marilena Natale rinuncia al programma di protezione affermando che non comunicherà più i suoi spostamenti. “Non potrei fare più il mio lavoro, dice, non potrei incontrare fonti riservate”.
Tra le denunce giornalistiche di Marilena, l’ultima in ordine di tempo quella sull’impianto di compostaggio, che Natale giudica utile per arginare gli interessi legati al trasporto della frazione umida del rifiuto, trasporto oggi gestito in regime di monopolio dai clan e che sarebbe inutile con un impianto di compostaggio in loco.
Ecco la lettera:
Ill.mo Sig. Prefetto della Provincia di Caserta
                                                                                  Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica 
                                                                                  Presso il Tribunale di Napoli Dott. Borrelli
                                                                                  Al Sig. Comandante Provinciale Carabinieri
                                                                                  Caserta
                                                                                  Al Sig. Questore di Caserta
                                                                                 Al Sig. Comandante della Guardia di Finanza 
                                                                                 Caserta
Oggetto : rinuncia al provvedimento di tutela.
Sono figlia di una terra martoriata che per trent’anni ha vissuto il suicidio dello Stato, dove camorra, politica e istituzioni in molti casi si sono uniti sotto un’unica bandiera.
Da sola con l’appoggio di piccole testate ho cominciato il mio lavoro di denuncia per difendere questa terra tanto scellerata ma che allo stesso tempo amo tanto.
Avevo venti anni quando furono emanate le prime misure cautelari del processo cosidettospartacus, ne avevo venticinque quando la DIA operò l’arresto del capoclan Francesco Schiavone alias Sandokan, successivamente mi sono occupata di informare circa i numerosi arresti  eseguiti per merito delle forze dello stato sano, uno STATO che sarei pronta a difendere con la mia stessa vita.
Devo ringraziare il Procuratore Borrelli e il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico di Caserta per la premura che hanno avuto nei miei confronti, richiedendo ed emanando un provvedimento di tutela.
Malgrado ciò, devo rifiutare tale misura per amore della mia terra.
L’atto di rinuncia alla mia protezione non deve essere inteso quale sgarbo nei confronti delle istituzioni che rappresentate, bensì quale atto di responsabilità.
Ho sempre pensato che le forze dello Stato debbano mirare la loro opera verso altro, sottrare mezzi e risorse umane destinate alla mia persona mi fa sentire terribilmente in colpa, senza contare la grande responsabilità che avrei se dovesse accadere qualcosa agli agenti della scorta assegnatami.
Inoltre, vi è da aggiungere che il mio lavoro d’inchiesta diventa impossibile da eseguire con uomini e mezzi a mia tutela, in quanto, fatto di assenza di orarie della oggettiva difficoltà ad incontrare “ fonti “ che per loro natura esigono la massima riservatezza.
Va aggiunto poiche oltre al mio lavoro, da qualche tempo mi occupo di bambini affetti da neoplasie gravi e perlopiù terminali, che la tutela alla mia persona, per quanto svolta in modo discreto esemplare e disponibile, limita la mia azione, non di rado, difatti, sono costretta a raggiungere in modo celere i presidi ospedalierianche durante la notte impendendomi di comunicare con anticipo i miei spostamenti.
Sperando di aver espresso chiaramente la mia posizione, da oggi rinuncio alla tutela assegnatami, informando che non comunicherò più al Comando addetto alla mia sicurezza gli spostamenti che vorrò compiere.
Distinti saluti
                                                                                            Natale Maria Maddalena
Marilena Natale rinuncia alla scorta: "Per amore della mia terra"

Marilù Mastrogiovanni
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