
Tre interrogatori in due giorni e una nuova notifica di querela. Ma io continuo a difendere i fatti.
Questa settimana mi ha fatta a brandelli.
Pezzetti sparsi ovunque, da raccattare appena ho la forza.
Voglio scrivere ora, perché dopo forse sarò piena di rabbia. Quella non voglio comunicarvela.
Voglio consegnarvi invece tutta la mia amarezza. Fatene ciò che volete.
Sono stata sottoposta a due interrogatori in un giorno e sono stata identificata in vista di nuova querela di Igeco, la società per azioni raggiunta da un’interdittiva antimafia perché dava lavoro a mafiosi, condannati per mafia o per reati “spia”.
Dava lavoro a personaggi dei clan anche a Casarano, il cui sindaco m’ha fatto non so quante querele, con l’intera Giunta comunale. Per farlo, hanno pagato un avvocato con soldi pubblici. Già tre querele sono state archiviate: due di Igeco, una dell’intera Giunta di Casarano. C’è la richiesta per l’archiviazione di una quarta querela.
Due puntate dell’inchiesta in cui parlavo di Igeco sono state sequestrate dalla magistratura, su richiesta di Igeco: il sequestro di un giornale è vietato dalla Costituzione italiana.
Io sono stata mandata a giudizio con decreto di citazione diretta.
Continuano ad arrivare querele per gli stessi fatti.
E oggi sarò sottoposta ad un altro interrogatorio, sempre sulle stesse vicende.
I fatti di cui scrivevo, riguardano il rapporto tra mafia-politica-imprenditoria nel Salento.
Nell’ultima relazione della DIA (la Direzione investigativa antimafia), proprio in relazione alle circostanze che ho denunciato, e in relazione a Igeco Spa, leggiamo questa frase: “Un’impresa aggiudicataria di appalti pubblici (…) rivelatasi permeabile alle infiltrazioni mafiose della sacra corona unita. Le vicende giudiziarie (…) hanno acclarato interessenze tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata attraverso la realizzazione di società satellite, organizzate come vere e proprie “scatole cinesi”, riconducibili, di fatto, ad un unico amministratore”.
Già, le scatole cinesi. Le “interessenze”.
Cerco aiuto al Dir (dizionario italiano ragionato. Brutto vizio, ragionare).
Interessenza, significato giuridico: partecipazione diretta agli utili di un affare o di un’impresa.
Dunque politica-imprenditoria e mafia hanno partecipazioni dirette agli utili, negli affari che condividono.
Così scrive la Dia.
“Partecipazione diretta agli utili”.
E quali affari fanno? Su che cosa? Quali utili si dividono?
Cercando cercando, per difendere i fatti, trovo un documento interessante.
Una determina di proroga dell’appalto per il servizio rifiuti a Igeco da parte del comune di Casarano. E’ la determina del 2017 che fissa la quinta proroga a Igeco, senza passare da un bando pubblico. La determina (firma: arch. Andrea Carrozzo), enumera tutte le proroghe dal 2013 al 2017.
Di anno in anno e di proroga in proroga si passa da un importo di 1.700.000 euro (un milione e settecento mila euro) a circa 2.000.000 (circa due milioni).
Ogni anno, ad ogni proroga concessa, si garantisce un “adeguamento contrattuale” dell’importo.
Fin qui i fatti. E io difendo i fatti, ad ogni costo, e il diritto dei cittadini a conoscerli.
Poi, dopo, dovremmo iniziare ad analizzare le “interessenze”. Dovrebbero farlo gli inquirenti. Ci auguriamo che lo facciano. Lo faranno?