Chi ha paura delle donne in Puglia?

Chi ha paura delle donne in Puglia?

A breve il consiglio regionale della Puglia sarà chiamato ad esprimersi sulla nuova legge elettorale.

Da anni il Comitato 50/50 (di cui fa parte anche Giulia giornaliste) lavora per fare introdurre nella nuova legge due semplici regolette:

  1. le liste devono essere composte al 50% da uomini e al 50% da donne, pena l’esclusione della lista;
  2. sulla scheda si deve esprimere la doppia preferenza, ad un uomo e ad una donna

Tre anni fa sono state raccolte 30mila firme per presentare questa proposta di legge popolare, bocciata dal Consiglio regionale pugliese con voto segreto.

L’iter è ripartito: siamo alla vigilia della discussione in aula e la proposta di legge è già morta.

Sappiamo che non ci sono i numeri perché sia approvata.

Chi ora si esprime pubblicamente a favore della doppia preferenza, sa che non corre alcun rischio.

Come Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Pd.

Dice che “sarebbe giusto” (Sic! Sarebbe, non è) inserire la doppia preferenza “purché non diventi una scorciatoia per amiche, colleghe e parenti di turno”.

Scusi, non ho capito.

Sta dicendo che se le donne si candidano è perché vengono usate come paravento per celare altri interessi? Quando diceva “amiche”, voleva dire “amichette”? E perché, quando si tratta di donne, un uomo di un partito teoricamente progressista come Mennea, sente il bisogno di porre condizioni, di dire “purché”?

Poi continua dicendo “auspico che le donne si candidino comunque senza esitazioni poiché rappresentano una risorsa imprescindibile”.

Cioè, voleva intendere “spero che si candidino anche se non verranno elette”? E con “sono una risorsa imprescindibile” intendeva “per tappare i buchi”?

Perché se lo fossero davvero, risorsa imprescindibile, si approverebbe la legge 50/50, giusto?

A breve (vi comunicherò la data appena sarà confermata) il Comitato 50/50 chiamerà tutti i consiglieri a rispondere del loro “no” alla legge sulla doppia preferenza, chiedendo loro: “Chi ha paura delle donne”?

Proprio così: perché il Consiglio regionale pugliese non vuole questa legge?

Hanno così tanta paura delle donne che fanno politica che stanno per bocciare la nuova legge per la seconda volta.

Perché? Perché hanno paura delle donne?

Appuntamento il 6 febbraio 2015 alle ore 10 nell’Aula Consigliare della Regione Puglia (via Capruzzi 204 – Bari).

All’incontro sono invitati i segretari dei Partiti presenti in Consiglio regionale e tutti i Consiglieri regionali e a loro chiederemo come sia possibile, ancora oggi, immaginare luoghi in cui si possa prescindere dalla volontà delle donne, dai loro desideri, dal loro amore per il mondo?

Siamo ancora così deboli?

Secondo voi ci risponderanno?

Con loro discuteremo della futura legge elettorale regionale e della difficoltà dell’introduzione in essa di correttivi per sostenere la presenza delle donne nei luoghi istituzionali.

Marilù Mastrogiovanni
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