Inchieste

foto_geotec6 ottobre 2012

La Geotec ci riprova

Casarano. Il progetto di un impianto di compostaggio dei rifiuti nella zona industriale è stato depositato presso gli uffici provinciali e comunali

foto_rifiuti22 aprile 2012

Rifiuti e mafia: ecco le scatole cinesi dei Rosafio

Geotec, Cogea, fino ad arrivare ai collegamenti con la Lombardi ecologia e il Cns. Da Morciano di Leuca a Pieve di Cento (Bologna), passando per Bari e Roma. Abbiamo inseguito per l’Italia i capitali dei Rosafio-Scarlino

novembre 2016/giugno 2017

Sacra corona unita: la mafia dimenticata

Ecco la quarta mafia, la più giovane. L’unica di cui si conosca con certezza il fondatore e la data di nascita

Diego_Della_Valle_126 giugno 2013

Il sistema Tod’s nel Salento: i cinesi d’Italia

Fornitori che lavorano in esclusiva senza contratto, prezzi all’osso, aziende in fallimento quando le commesse vengono meno

3 risposte

  1. michele marino ha detto:

    Come dicevo a Maffei, poc’anzi, siamo impegnati dal 2011 in attività come: Comitato contro Inceneritore “Marcegaglia” Cerignola, processo “Terra dei fuochi in Puglia”, Tribunale di Fg, dopo la denuncia di danno ambientale, area SIC, alla Comm.ne UE, poi convegni del tipo “Legalità, ambiente e salute”, “Reati agroalimentari…”, infine resistenza vs impianti eolici “ecomafiosi” in provincia di Foggia, unitamente a LIPU e Italia nostra Puglia.
    Cordiali saluti, Michele Marino – http://www.consorzioproofanto.it

  2. Anonimo ha detto:

    Con sentenza n. 52/2011, si è concluso con il proscioglimento di Marra
    Alessandro e degli altri imputati “perché il fatto non sussiste”.OK Cancellazione articolo grazie.

    488: truffa a Tiggiano
    16 Gennaio 2007 Redazione

    Sigilli preventivi per 320mila euro ai beni dei Marra, imprenditori nell’abbigliamento
    Strani movimenti sui conti correnti e la banca chiede l’intervento della Guardia di finanza. Questa rileva fatture false e altrettanto false attestazioni di pagamento. Dovranno rispondere di truffa ai danni dello Stato i Marra

    Per presunta truffa alla legge 488 sull’imprenditoria meridionale, i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria hanno messo i sigilli a quattro appartamenti della famiglia Marra di Tiggiano a Santa Maria di Leuca del valore complessivo di 320mila euro e ad una quota della società che detiene la proprietà di altre otto case del valore stimato in 250mila euro. L’inchiesta del pubblico ministero Imerio Tramis contesta ai fratelli Alessandro, Bruno e Sergio e al padre Rocco una truffa ai danni dello Stato di poco meno di 320mila euro. I Marra finirono nel mirino dei finanzieri già a marzo scorso con li sequestro del capannone di Tiggiano e poi a giugno con gli arresti per non aver impiegato i finanziamenti ottenuti per gli scopi previsti, ovvero produrre capi di abbigliamento dando lavoro ad una ventina di nuovi assunti. Così le fiamme gialle avviarono le indagini su segnalazione della banca circa movimenti sospetti sui conti correnti e constatarono la presenza di fatture false e false attestazioni di pagamento delle stesse. Spetta agli avvocati Luigi Piccinni, Andrea Sambati e Gennaro Ingletti difendere la famiglia di imprenditori.

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Marilù Mastrogiovanni
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