Il Ministro Crosetto risponde a “Noi rete donne”

Il Ministro Crosetto risponde a "Noi rete donne"

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto alla lettera che come “Noi rete donne” avevamo inviato il giorno di Natale, oltre a lui, anche alla presidente Meloni e al ministro Tajani. Lo ringraziamo, perché risponderci non era atto dovuto.

In quella lettera: – esprimevamo solidarietà con le donne siriane, vittime da decenni di violenze, stupri e uccisioni da parte del regime dittatoriale di Bashar Assad, dell’ISIS e degli estremisti islamici; – esprimevamo sostegno totale al Syrian Women’s Counsel, che con determinazione si pone l’obiettivo di costruire un futuro libero per tutto il popolo siriano; – denunciavamo la continuazione dei crimini, delle uccisioni, dei rapimenti e delle violenze contro le donne, le minoranze etniche e religiose e violenze

Nella lettera affermavamo che “le donne siriane chiedono che sia garantita una rappresentanza equa e paritaria delle donne in tutti i processi decisionali e nel nuovo Comitato Costituzionale, perché le donne rappresentano più della metà della società siriana. Chiedono tra le altre cose, l’istituzione di una commissione per la verità e la giustizia che indaghi e persegua tutti i crimini di guerra e i crimini contro le donne e i diritti umani”. Inoltre, “Solo con la partecipazione paritaria delle donne e di tutti i diversi gruppi religiosi, culturali ed etnici della Siria, si potrà costruire il Paese democratico, giusto e sicuro. Le diplomazie dei vari paesi, impegnate a sostenere in Siria il processo di cambiamento democratico devono rispettare e sostenere in tutti i modi le richieste del Syirian Women Counsel e della straordinaria esperienza in corso da anni nella amministrazione autonoma del nord ed est della Siria” Concludevamo auspicando “che l’Italia, da anni presente in quell’area, con importanti missioni di pace, possa operare perché le richieste delle donne curde trovino piena cittadinanza ai tavoli negoziali per la stabilizzazione e la democratizzazione di quel paese”.

Per NOI RETE DONNE hanno firmato la lettera: Daniela Carlà Cecilia Brighi Marilù Mastrogiovanni Paola Crestani Giovanna Martelli.

Il ministro Crosetto, che ringraziamo, ci ha risposto affermando che le forze armate italiane sono impegnate a garantire il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, valori che trovano fondamento nella nostra Costituzione.

Sarebbe auspicabile che anche il ministro Tajani e la presidente Meloni ci rispondessero. L’Italia è presente a Erbil, nel Kurdistan irakeno, con una missione strategica di formazione militare e culturale delle truppe peshmerga in chiave anti Isis. Oltre a formare militarmente i curdi, insegniamo loro lingua e cultura italiana. I curdi del nord-est sono il target principale della Turchia di Erdogan e delle truppe mercenarie islamiste pagate dalla Turchia per cacciare i curdi dalle loro case. L’Italia può davvero ritagliarsi un ruolo centrale nella geopolitica mediorientale, rinsaldando l’amicizia tra il popolo italiano e il popolo curdo, che nel nord-est della Siria, nel Rojava, sta attuando il progetto democratico più innovativo di sempre.

La risposta del Ministro Crosetto: perstampa_243-lettera_di_risposta-Associazione_Noi_Rete_Donne

Marilù Mastrogiovanni
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