Aro9, Sticchi Damiani e il vicolo cieco

Aro9, Sticchi Damiani e il vicolo cieco

ernesto sticchi damiani profRifiuti, Aro9, bando da 32,5 milioni. Arriva il parere tecnico di Ernesto Sticchi Damiani, ordinario di diritto amministrativo dell’Università del Salento, e i sette Comuni del basso Salento sono in un vicolo cieco. Lo stanno discutendo in questo momento in assemblea, ma se andranno avanti sulla strada tracciata dal neo presidente Gianni Stefàno, sindaco di Casarano e dai sindaci di Matino e Ruffano, le conseguenze le pagheranno i cittadini. Come già stanno facendo.

gianni stefano sindaco casaranoCome sapete, la maggioranza dell’assemblea, presieduta da Gianni Stefàno, e rappresentata dai comuni di Casarano, Matino e Ruffano, ha chiesto al rup Pino Petruzzi di revocare il bando, che secondo Anac (Agenzia nazionale anticorruzione) e Regione Puglia è stato fatto in trasparenza e secondo le norme. Le motivazioni addotte sono le “incongruenze tecniche” che avrebbero riscontrato nel progetto in base al quale è stato poi redatto il bando.

Quel progetto era stato scritto in oltre un anno di lavoro e in base alle stesse richieste dei Comuni, inclusi quelli che ora lo disconoscono, dal Conai, e a titolo gratuito, in base ad un protocollo d’intesa Conai-Anci (associazione nazionale comuni italiani).

Il progetto, approvato dai comuni, ma non da Casarano e Ruffano, aveva avuto la sua logica evoluzione nel bando di gara che ora vogliono revocare.

Per farlo, scrive Ernesto Sticchi Damiani, in un parere tecnico che oggi si discuterà in assemblea, dovranno revocare anche il progetto del Conai. In ogni caso, le aziende che hanno partecipato al bando chiederanno i danni.

santorsola-regione pugliaLo conferma anche Domenico Santarsola (CLICCA QUI) rispondendo all’interrogazione del M5s: se revocheranno il bando (revocando anche il progetto) le aziende che hanno partecipato e che stanno aspettando che si aprano le buste, chiederanno i danni.

Inoltre, dice Santorsola, tutti i Comuni hanno già prorogato il servizio di raccolta rifiuti, e hanno fatto questo in attesa di assegnare il servizio con il nuovo bando. E facendolo, cioè prorogando il servizio, hanno agito contro la legge: il nuovo codice degli Appalti non consente più tali proroghe.

La proroga infatti, e il non adeguamento delle tariffe della raccolta rifiuti, agevola alcuni privati, e danneggia i cittadini, che prima o poi dovranno pagare l’adeguamento delle tariffe e anche con gli arretrati e gli interessi.

Insomma: se prorogano il servizio, come già stanno facendo da anni, agevolano Igeco, che è il gestore incaricato di raccogliere i rifiuti in tutti i Comuni che si oppongono all’apertura delle buste (CLICCA QUI).

Se annullano il bando, i cittadini pagheranno i danni alle aziende che, secondo la legge, hanno partecipato.

Se stanno fermi, la Regione Puglia commissarierà l’ARO9, come ha già dichiarato Santorsola, lasciandolo intendere tra le righe della risposta al M5S.

E forse tra i due mali, questo è il minore. Del perché tutto questo stia accadendo, è interessata la Prefettura (CLICCA QUI).

ULTIM’ORA: i tempi si allungano. L’assemblea è stata rimandata al 5 febbraio con il voto contrario di Parabita, Miggiano, Specchia, Montesano.

Marilù Mastrogiovanni
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