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Puglia, Fnsi e Assostampa: «Vicini a Marilù Mastrogiovanni»
L’8 ottobre 2025 è prevista la discussione finale per due procedimenti unificati in unico processo. La collega sarà difesa dall’avvocato Roberto Eustachio Sisto dello studio FPS di Bari. La solidarietà del sindacato alla giornalista, direttrice del giornale online Il Tacco d’Italia.
Calvario giudiziario infinito per la giornalista pugliese Marilù Mastrogiovanni, direttrice del giornale d’inchiesta ‘Il Tacco d’Italia’. A seguito dell’omicidio del boss Augustino Potenza nell’ottobre 2016, Mastrogiovanni pubblicò un’ampia inchiesta a puntate nella quale ne ripercorreva le ‘gesta’, dimostrando l’ampio consenso sociale e politico di cui godeva. Articoli a quanto pare non graditi dall’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Gianni Stefàno (Fratelli d’Italia) che mise la giornalista nel mirino, affiggendo decine di manifesti per la città contro la giornalista, destinataria di numerose querele a firma del sindaco e della giunta comunale.
“Non serve il permesso per essere libera”
È vero, non serve il permesso per essere libera, come recita il claim della nuova campagna voluta dalla presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone.
Ma lo siamo davvero?
La campagna di comunicazione targata “Epic”, brand della microimpresa che fa capo a Gabriele Litti, giovane cervello di ritorno, sembra suggerire senza mezzi termini la risposta: no.
Non siamo libere perché fin da piccole ci dicono che le bambole sono i giochi più adatti a noi, che a quel vestito arancione e scollato è meglio preferire quell’altro nero e monastico, che se chattiamo al telefono con un’amica o un amico al nostro fidanzato/compagno potrebbe venir naturale chiederci “chi è”, non prima di strapparci il cellulare dalle mani per controllare…
Lecce, Sinistra italiana: “Incandidabile chi ha sporto querele temerarie verso la stampa”
Né trasformismi, né minacce verso l’articolo 21 della Costituzione. Sono tra i criteri di candidatura individuati dalla segreteria provinciale leccese del partito della Sinistra italiana in vista delle prossime elezioni amministrative regionali. E se il primo, il “no” ai cambi di casacca opportunistici, dai tempi di Depretis in poi è stato sempre proclamato da conservatori e progressisti per poi essere opportunamente e opportunisticamente aggirato, il secondo rappresenta una novità assoluta.
E’ la prima volta infatti che la querela temeraria verso giornaliste e giornalisti viene dichiaratamente considerata un elemento di rottura della dialettica tra la libera stampa come soggetto di controllo del potere politico e la classe dirigente, e per questo una macchia nel curriculum degli aspiranti candidati…
Giornalista e scrittrice salentina
Chi Sono
Maria Luisa Mastrogiovanni, detta Marilù.
Giornalista d’inchiesta, semiologa, esperta di linguaggio di genere.
Ho scelto di vivere sulla frontiera, nel tacco d’Italia, Finis terrae, Salento.
Condivido questa scelta professionalmente difficile con mio marito e collega, i nostri due figli (e anche due cani e qualche gallina).
Amo la mia terra anche quando, scrivendo di sacra corona unita, corruzione politica e colletti bianchi fin troppo sporchi, il mio amore non è ricambiato.
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